Di me stesso vado fiero,
io disprezzo il mondo intero!
Io disprezzo anche gli amici,
figuriamoci i nemici!
Io disprezzo ogni ragazza,
e la getto nella tazza;
di parlar di una baldracca,
la mia penna mai si fiacca!
Io disprezzo gli italiani
con i loro rotti ani.
Musulmani, negri e ebrei
sterminati li vedrei!
Odio i bianchi ed i cinesi,
li gradisco sol se appesi!
Odio il sole e la montagna!
Odio il mare e la campagna!
Odio l’uomo e l’animale,
e di loro non mi cale.
Odio i cani e i parassiti,
odio i vili e poi gli arditi.
Se potessi accopar tutti,
lo farei lanciando rutti!
Che per gioia che mi assale,
nel mandarli all’ospedale,
berrei birra a profusione,
rivelandomi un cafone.
Se potessi devastarli,
lo farei senza aver tarli.
Nella furia del momento,
pur mi dico a mio memento:
“Anche tu sei un animale!
Non diverso da un maiale!
Il campare ti sta stretto,
vivi come un poveretto!
Se la vita vuoi cambiare,
il curaro devi osare!”
E una cosa va chiarita,
io detesto anche la fica.
…Ma chi vuol la benedica!